Il Temaki, letteralmente tradotto come “rotoli mano”, è una polpetta a forma di cono, con all’esterno un rivestimento di alga Nori e gli ingredienti che sporgono dall’estremità larga. Di maggiori dimensioni, tradizionalmente lungo dieci centimetri, va mangiato a morsi tenendolo con le dita, perché sarebbe troppo difficile da sollevare con le bacchette.
Il Temaki appartiene alla vasta famiglia dei “Maki”. I Maki, secondo la tradizione Giapponese, sono tutte le pietanze realizzate a mano dove solitamente l’ingrediente o gli ingredienti sono protetti da sfoglie di Nori.
La leggenda narra che i Temaki nacquero un po’ per caso: non erano una classica ricetta della cucina giapponese bensì un’abitudine dei cuochi dell’epoca che, a fine serata, dopo il lavoro, erano soliti farcire con grandi rotoli di alga Nori gli avanzi della cucina per preparare il loro pasto.
Negli anni il Temaki è entrato di diritto tra le pietanze più note e apprezzate della tradizione giapponese tanto da diventare, per gli abitanti del Sol Levante, il classico piatto da mangiare in strada. A differenza di tutte le altre pietanze ricoperte da Nori, il Temaki non va mangiato con le bacchette bensì con le mani a causa dell’abbondante farcitura.
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